Perchè chiedo al cielo di non essere cielo.
Perchè chiedo alla guerra di non essere guerra.
Perchè chiedo al sangue di non essere sangue.
Perchè chiedo all’uomo di non esere uomo.
Mi ricopro di fiori perchè non voglio vedere l’immondizia del mondo.
Mi copro gli occhi di luce perchè non voglio vedere il buio della vita.
Una partita a scacchi con tre giocatori.
Sdraiato sotto il tetto stellare: ho soltanto me stesso come scherzo.
E un altro che sta venendo fuori ma è biologicamente diverso.
Estirpano da me le malattie e mi mettono parti bioniche che mi rendono simile a un dio.
Sono contento, potrò essere immortale, vedere tutti morire e rimanere il solo a guardare lo sfacelo.
Ricordo di essermi guardato allo specchio e non aver visto la differenza.
Ma mi hanno abituato fin da piccolo ad essere artificiale.
Un bambino cresciuto con l’amore del metallico filo che porta dentro me nuovi nutrimenti.
Mia madre era una capsula di vetro ed io ero rigenerato tutte le volte che mi ammalavo.
Io sono migliore dell’uomo mortale, per questo sarò il futuro.
La mia pelle non è bianca, non è nera e neanche gialla o meticcia.
Sono stato ricoperto di metallo umano e sono la prima macchina vivente.
( Copyright della storia di Amleta Bloom)