
“La censura ideologica ha fatto un altro passo avanti verso l’abisso. Non bastavano la manipolazione e la falsificazione mediatica in grande stile di tg e giornali, l’omertà e il silenzio su fatti del passato e del presente, le leggi liberticide approvate o in via d’approvazione nel parlamento, l’identificazione tra opinioni e reati, la via giudiziaria al conformismo. Ora, ci si mette anche Facebook e il meraviglioso mondo dei social. Lo chef Rubio, l’ex terrorista Etro, il giornalista Rai Sanfilippo fomentano l’odio contro Salvini e Meloni ma Facebook e Istagram fanno una retata e chiudono solo le pagine d’estrema destra ritenendo solo quelle e in generale fomentatrici d’odio. “
“Troppo grandi i rischi se permettiamo al Presidente di continuare a usare il nostro servizio”. E’ la frase, lapidaria, con cui il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg ha annunciato il blocco della pagina del presidente americano Donald Trump. “I nostri Servizi”, ha detto Zuckerberg. “Servizi”, proprio così: quasi fosse un funzionarietto dell’Acea o di chissà quale altra municipalizzata di luce, acqua o gas. Ma non si rende conto, il buon Zuckerberg – o finge di non rendersene conto – di essere a capo del più potente, diffuso e capillare strumento di comunicazione del mondo. Un colosso che controlla le vite di quasi 3 miliardi di persone influenzandone comportamenti, costumi, consumi e scelte politiche.”

“Facebook, la società di Mark Zuckerberg, è solita censurare governi. Dopo aver chiuso a dicembre 2020 account collegati all’esercito francese in Centrafrica e in Mali, e a gennaio 2021 quelli del presidente in carica degli Stati Uniti, ora ha chiuso quelli del team del presidente ugandese. La decisione ha preceduto di qualche giorno le elezioni presidenziali in Uganda, cui il presidente Yoweri Museveni si era ricandidato, e ha favorito il concorrente, il cantante Bobi Wine.”
“Nel 2011, su richiesta d’Israele, Facebook censurò gli account che esortavano i palestinesi dei Territori a sollevarsi [1].
Di nuovo nel 2011 la segretaria di Stato di Barack Obama, Hillary Clinton, si congratulò pubblicamente per il ruolo di Facebook nei cambiamenti di regime della “primavera araba” in Egitto, Tunisia e Libia.
Nel 2013 Edward Snowden rivelò che Facebook aveva autorizzato la National Security Agency (NSA) ad accedere ai dati personali di tutti i suoi utenti.
Nel 2015 Facebook dichiarò lo Hezbollah e la Repubblica Araba Siriana «organizzazioni terroriste». Chiuse gli account di diverse reti televisive, fra cui Al-Mayadeen (all’epoca il canale d’informazione più seguito nel mondo arabo), Sama e Dunia (entrambe televisioni pubbliche siriane), poi Ikhbariya (rete siriana privata) e contemporaneamente mise formatori a disposizione degli jihadisti [2].
Nel 2017 Shelley Kasli, capo redattore di Great Game India dimostrò come Facebook riuscì a manipolare l’informazione in India al punto da fare eleggere Narendra Modi primo ministro. “
(Fonti:https://sauraplesio.blogspot.com/2019/09/qualcuno-volo-sul-nido-di-zuckerberg.html?m=1
https://www.ildubbio.news/2021/01/08/trump-pericoloso-ma-lufficio-censura-facebook/
Chiudere un account social di un importante uomo politico è illegittimo: è come se il Corriere della Sera dichiarasse: “da oggi in poi, non pubblicheremo più alcuna eventuale intervista di Giuseppe Conte”. Il filtro giornalistico è fondamentale, mentre la censura è deleteria. E’ importante distinguere tra filtro e censura, è una distinzione decisiva.
Ho scritto qui su questo tema:
https://opinioninonrichiesteblog.wordpress.com/2021/01/08/twitter-tra-trump-e-il-potere-un-salto-di-qualita/
Condivido perfettamente. Le reti di comunicazione sociale, peraltro nel loro complesso utili dovrebbero essere neutrali, la decisione di bandire determinati utenti, che in certi casi è necessaria, dovrebbe essere presa da un’autorità esterna (non facile definire quale) ma non dalla direzione della rete stessa. Mi rendo conto che si tratta di un problema di non facile soluzione.
io trovo giusto chiudere i social di importanti uomini politici che usano questo strumento per fomentare odio e disordini, guerre o terrorismo, lo ritengo ampiamente corretto. Dobbiamo mettere fine all’odio e alle guerre sui social e nel mondo e nella testa dei guerrafondai…
L inizio della fine…🤦♀️ finiremo tutti col bavaglio in bocca.
Guarda proprio adesso ho letto la notizia della chiusura di un gruppo Facebook dedicato a Lino Banfi e censurato per certi motivi che ovviamente non hanno tenuto conto del contesto dei suoi film. Credo che si stia arrivando all’eccesso. Tra un pò inizieranno a censurare le scene di baci come in passato?! Sarebbe ora di creare un social che non sia basato su algoritmi ma su basi più umane 😒
Se te lo fanno fare!!!